Tradizioni pasquali

Oggi vi racconterò delle tradizioni pasquali
Tradizioni pasquali dell'inghilterra:
In Gran Bretagna il Giovedì Santo è tradizionalmente giorno di elemosine: nell’abbazia di Westminster, dopo la cerimonia religiosa, vengono donate ai poveri borse di denaro, distribuite dal sovrano su di un vassoio d’argento.

Il Venerdì Santo si mangiano gli hot cross buns, delle brioches fatte con la cannella e uvetta, con sopra una croce di glassa di zucchero, che ricorda la passione di Cristo.Nel pub londinese chiamato "Il Figlio della Vedova" si conservano quasi duecento esemplari di questi dolci, raccolti uno per anno, secondo quanto descritto da una leggenda che racconta come una vedova, nell’attesa disperata del figlio marinaio disperso in mare, continuò per anni a cuocergli gli hot cross buns.
Tradizioni napoletane pasquali
 Nel nostro Paese, la Pasqua, pur avendo la medesima matrice si differenzia da una regione all'altra per antiche tradizioni pagane, non sostitute del tutto con il rito religioso cristiano.
In Campania e a Napoli in particolare, la Pasqua ha il significato, oltre che religioso, di festeggiare "puramente" la primavera. Il popolo partenopeo, che è molto credente e praticante ad ogni costo. Il Giovedì Santo, va a fare "i Sepolcri" ed è necessario, per ultimare il rito, che si entri in sette chiese diverse recitando, in ognuna di esse, il "Gloria, l'Ave Maria e il Pater" altrimenti la preghiera non è completa; i vecchietti si accontentano di entrare e uscire sette volte dalla stessa chiesa e poi ritornano a casa lieti di aver assolto il dovere religioso. I più giovani, indossano il vestito da mezza stagione, le ragazze il lungo vestito da sera, di seta pura. Lasciano per ultime la chiesa di San Francesco di Paola (in piazza del Plebiscito) camminano per via Roma (ex via Toledo), facendo in modo che il lungo vestito di seta strusci sul marciapiedi. Da questo il detto: "vai a fare 'o struscio?". La passeggiata inizia sempre di buona mattina in modo che i giovanotti possano mostrare il vestito primaverile (una volta vestivano di tutto punto, con paglietta e bastoncino, giacca sbottonata per mettere in "vistosa" luce la grossa catena d'oro dove erano legata le chiavi di casa e l'orologio a "cipolla") messa in mostra attraverso la giacca sbottonata, in modo che si potesse ammirare anche il bellissimo panciotto e mostrare la bellissima catena d'oro ad arco, tra un taschino e l'altro. Trovarsi in questo giorno a Napoli è come assistere al passeggio di "Fiori di carne" sotto un sole caldo e un cielo azzurro e pulito (lo è ancora?). Nei paesi della regione le funzioni della Settimana Santa sono, qua e là, molto suggestivi. Le preparazioni per la Pasqua iniziano la prima domenica di Quaresima. Le donne di casa, dopo aver assistito alla messa, prima di cominciare a preparare il pranzo, seminano in vasi comprati per l'occasione lenticchie, patate, grano e orzo, che poi si premurano di innaffiare giorno per giorno. Il Giovedì Santo, dopo averli addobbati di carta colorata e fiocchi altrettanto vivaci, li portano in Chiesa per cintarne il Sacro Sepolcro. Il Venerdì Santo dopo che un Frate Passionista ha tenuto l'omelia della Passione e Morte di Gesù, con la statua di Gesù morto, seguita dalla statua dell'Addolorata, si fa il giro del paese in processione solenne. Il Sabato Santo si assiste alla benedizione dell'acqua e del fuoco che poi, in fila ordinata, ogni fedele prende acqua in una bottiglietta, dalle mani del sacerdote e in un fazzoletto ricamato un po' di cenere benedette. Il giorno di Pasqua è riservato alla culinaria, e questo non permette all'uomo di avvicinarsi alla cucina. Allora eccoli riuniti nella piazza del paese a parlare di politica o in un piazzale sterrato a giocare a bocce. La specialità culinaria di questa regione, in occasione della Pasqua, è semplice e leggera. Anche il dolce tipico napoletano ha le stesse caratteristiche.
La "Pastiera", tanto rinomata in tutto il mondo è di una leggerezza... tanto che tutti la possono mangiare. I suoi ingredienti sono: "farina bianca, chicchi di grano duro, zucchero, cedro e arancia candida a dadolini, acqua di fior d'arancio, cannella in polvere, latte, uova, sale".

Sembra che, durante le incursioni aeree dell’ultima guerra mondiale, questa curiosa collezione sia stata messa in salvo tra gli altri cimeli preziosi!

Un’usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; a Preston, ad esempio, le uova rotolano su un pendio erboso.

Un’altra tradizione divertente è quella di contendersi le uova e le torte con battaglie, combattute principalmente da ragazzi.
Tradizioni pasquale spagnole



La tradizione pasquale a Barcellona è sentita soprattutto durante la domenica delle Palme. Una volta i rami di palma venivano tagliati, le foglie intrecciate e conservate lontano dalla luce, quindi veniva mantenuto il loro originale colore bianco con lo zolfo, l'oscurità e l'umidità. Oggi le palme vengono decorate con un rosario di zucchero e dolci. E', poi, usanza appendere alle porte e alle finestre palme e "palmons" per proteggere la casa da streghe e spiriti maligni.

In Catalogna, è tradizione mangiare una torta pasquale, chiamata Mona, decorata con uova di cioccolato, piume e una piccola figura di cioccolato che rappresenti o un personaggio noto ai bambini o uno proveniente dal mondo delle fiabe. Questo dolce viene tradizionalmente dato al proprio figlioccio dal padrino.
Buona Pasqua in Spagna si dice Feliz Pascua 
Tradizioni pasquali in grecia
 
pane greco pasquale

In Grecia nella notte di Pasqua vengono suonate le campane. I fedeli si recano in chiesa, che è tenuta al buio, ed accendono la candela che recano con sè e che poi porteranno a casa, per celebrare la il Dio Risorto che porta la luce.

Dopo giorni di rigoroso digiuno, si pranza con la "soupa mayeritsa" accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica "Maghiritsa", una zuppa fatta con le interiore dell'agnello.
Buona Pasqua in Grecia si dice Kalo Paska
Tradizioni pasquali tedesche

fuochi pasquali in germania

La domenica di Pasqua è il giorno in cui i bambini vanno alla ricerca delle uova, precedentemente nascoste dai genitori in giardino o in casa. Per i bambini il simbolo della Pasqua è rappresentato da un coniglietto chiamato "Osterhase" .
Altra tradizione tipicamente tedesca sono i fuochi di Pasqua, la cui usanza vive ancora specialmente nella Germania settentrionale. I fuochi devono essere accesi con mezzi naturali, cioè con la silice o strofinando due pezzi di legno, o con una grossa lente. Qualche volta i lumi delle chiese vengono spenti e poi riaccesi con la fiamma di questo "fuoco sacro".
Anche alle ceneri vengono attribuite proprietà soprannaturali: esse vengono sparse dai contadini per i campi per propiziare il buon raccolto e simboleggiano la fine dell'inverno e la venuta della primavera. Il pranzo pasquale è quasi sempre a base di agnello e anche il dolce tradizionale ha la forma di un agnello.
Buona Pasqua in Germania si dice Frohe Ostern.
Spero di esservi stata d'aiuto

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